giovedì 5 maggio 2011

Controllate i vostri citofoni


Ieri sera, guardando “Le iene” su Italia 1, ho seguito un servizio fatto da Matteo Viviani in riferimento ad alcuni simboli che gli Zingari lascerebbero su citofoni e porte di condomini e case, al fine di segnalare la buona riuscita di un furto e la presenza di elementi di contrasto. 

Non si è ancora certi se si tratta di una leggenda metropolitana o di un’assoluta verità, fatto sta però che già diverse testate giornalistiche ne parlano dal 1996 fino ad arrivare ad un articolo di quest’anno de “La  Repubblica” che in Aprile recita: “Boom di furti in appartamento – segnalati con – simboli che sono messaggi lasciati da chi ha rubato per chi arriverà a rubare”. 


Diversi sono i codici che circolano in rete, uno dei quali è finito, nel 1997, anche sul tavolo del Ministro dell’Interno, allora Giorgio Napolitano. Quindi anche gli organi di polizia ne sono al corrente, e avvalorano questa notizia spiegando che la trasmissione di questi simboli possa stare alla base di una sorta di “solidarietà criminale”. 

Ma come possiamo essere sicuri che non sia una bufala? Viviani, durante il servizio, effettua dei controlli su alcuni citofoni di un quartiere di Milano e su molti di essi trova proprio i simboli che ha elencati su un foglio. Parlando con gli occupanti di questi appartamenti scopre che, su 22 simboli, molti risultano essere datati e 6 danno una corretta corrispondenza. Seppur non molti, è un dato abbastanza inquietante. (guarda il servizio)

Facendo una ricerca su google troverete molte informazioni sull'argomento. Nel caso trovaste segni sui vostri citofoni prendete le giuste precauzioni, ma eliminate ogni sentimento razzista.

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